Maria Halip


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Accordo 55



Autore Maria Halip

Ferro, acciaio, ottone, tessere di vetro e alluminio 

L’anima di quest’opera risiede nel suo profondo legame con i principi del riciclo e dell’economia circolare. Nasce dal riuso di materiali di scarto come ferro, alluminio, ottone e frammenti di tessere di mosaico. Lontano dall’essere semplici rifiuti, questi elementi vengono rigenerati e, attraverso la loro unione artistica, acquisiscono una nuova vita e una nuova identità, visiva e tattile ricca di significato.

Accordo 55 Scarti di lavorazione

L’opera crea un dialogo tra mondi e materiali eterogenei.
Realizzata prevalentemente da scarti di lavorazione industriale, esplora l’interconnessione tra lean production (produzione senza il minimo spreco) ed economia circolare.
Questo connubio di concetti viene rappresentato in modo parossistico, mettendo in evidenza il conflitto ambientale.
L’utilizzo scorretto dei materiali non solo danneggia l’ambiente, ma comporta una perdita di risorse che va contro il principio di ricchezza intrinseca della natura capace di rigenerarsi. In questo contesto, l’opera enfatizza un approccio disarmonico che valorizza il riutilizzo dei materiali provenienti dalla vita quotidiana, dall’industria e dalla natura stessa.
Questa sinergia tra arte, umanità e ambiente è rappresentata dall’opera ”Accordo 55”, che sensibilizza gli spettatori alla ricerca attiva dell’armonia e al rispetto per l’ambiente, mettendo in luce il desiderio di riscatto e l’emancipazione della materia, destinata a una nuova vita.
È un invito a riflettere sulla nostra responsabilità nei confronti del pianeta e a considerare il valore intrinseco di ogni materiale.


SCHEDA TECNICA 

Autore: Maria Halip
Anno: 2024
Dimensioni: 110 x 50 cm
Materiali: ferro, ottone, alluminio, tessere di vetro

Accordo 55 progettazione
Accordo 55 progettazione
Accordo 55 Scarti di lavorazione
Accordo 55 work in progress
Accordo 55